Neoparlanti di lingua slovena o italiani “addottati dalla comunità slovena in Italia”? / New speakers of the Slovene language or Italians who identify with the Slovene community abroad?

Nella letteratura specialistica, i parlanti e le parlanti di una lingua il cui apprendimento non è avvenuto nell’ambiente familiare, bensì in un secondo momento in contesto scolastico, nell’ambito di corsi di lingua per adulti o attraverso l’immersione linguistica, vengono definiti neoparlanti di quella data lingua (O’Rourke, Pujolar e Ramallo 2015: 1). Nel presente contributo l’autrice tratta il fenomeno dei nuovi parlanti di lingua slovena in Friuli Venezia Giulia e, per farlo, muove dalle interviste condotte con sedici parlanti (uomini e donne) che hanno appreso lo sloveno nel corso della carriera scolastica oppure più avanti, in età adulta. L’analisi delle loro narrazioni identitarie fa riferimento al paradigma del neoparlante sulla scorta del modello dell’investimento linguistico «nell’area di intersezione tra identità, capitale e ideologia» (Darvin e Norton, 2015: 46). 

In the specialized literature, speakers who did not learn the language in their home environment, but later at school, in a language course for adults or through language immersion, are defined as new speakers of the language in question (O'Rourke, Pujolar and Ramallo 2015: 1). The author of this chapter examines the emergence of new speakers of the Slovene language in Friuli-Venezia Giulia. The article is based on interviews with sixteen speakers who learned the Slovene language during school or later in life. The analysis of their identity narratives is based on the new speaker paradigm and relies on a model of linguistic investment at the “intersection of identity, capital and ideology” (Darvin and Norton, 2015: 46).